Boxe: ”Volteggia come una farfalla, pungi come una vespa”

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Uno sport antico ed affascinante, o meglio, il mezzo di difesa personale più antico al mondo: è il pugilato, praticato già nell’Antica Grecia e Antica Roma, e dal XVIII secolo divenuto sport a livello agonistico.
Un’importante evoluzione della boxe si ebbe dopo la metà del 1800 quando John Sholto Douglas scrisse con l’atleta John Graham Chambers le “Regole del Marchese di Queensberry”, codice della boxe scientifica con tutti i fondamenti dello sport moderno, dall’uso obbligatorio dei guantoni alla divisione in più riprese di tre minuti, fino alla diverse categorie di peso e al KO.
Tutto questo fino ad arrivare alla boxe come oggi la conosciamo e pratichiamo, dove il segreto della massa muscolare è fondamentale soprattutto per i pesi massimi.
Allenamenti mirati all’aumento di massa e all’abbassamento della percentuale del grasso corporeo, ma anche all’affinamento della tecnica e della strategia di combattimento.
Un importante ruolo, inoltre, è svolto dalla dieta, che dipende dalle fasi dell’allenamento del pugile e deve essere bilanciata a favore di proteine per la massa muscolare, o  i carboidrati nel caso in cui siamo nella fase di potenziamento della resistenza.
Competizione, studio dell’avversario e perfezione tecnica, poi, completano il pacchetto, insieme ad una buona dose di fair-play.
Sono il più grande. Non solo li metto K.O, ma scelgo anche il round
– Muhammad Ali –

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